Anni fa mi trovavo in Sicilia, stavo parlando di professionismo, di visione, di futuro, tra le persone che ascoltavano ho intravisto una faccia che conoscevo, finito il mio intervento anziché tornare al mio posto sono andato a cercare quel viso e avvicinando ho avuto la certezza, ero proprio di fronte a Steve Haston, un guru dell'alpinismo degli anni 90, un vero e proprio precursore ed inventore della tecnica moderna del dry tooling , insomma un mito almeno per me che avevo vissuto quel periodo e che tra l'altro avevo avuto l'opportunità e l'onore di incontrare durante la mia carriera alpinista invernale.
Ci siamo salutati da buoni amici, abbiamo condiviso poche battute ma quello che mi è rimasto fermo nella mia mente è stata la frase "we are very Lucky to be alive" , pochi secondi e il significato di quella frase è rimasto li.
Quante avventure dagli anni novanta ad oggi aveva vissuto, quanti amici, quanti momenti d'oro, chissà quante salite al limite aveva fatto dall'ultima volta che ci siamo incontrati , e chissà a lui come a me quante volte gli sarà andata bene.
E' così , perché il mondo che frequentiamo ha dei rischi da considerare e non ci sono alternative, quei rischi vanno accettati, una caduta, una scivolata , un sasso sono sempre li che ci aspettano e seppur attenti e preparati non possiamo non considerarlo.
Quello che stride è , ma se è così, se la montagna come ogni altra attività outdoor prevede il rischio, perché le persone non dovrebbero tutelarsi ? perché comprare l'ultimo modello di pantalone spendendo cifre esorbitanti e non spendere poche centinaia di euro per assicurarsi in caso di incidente ?
Un vero mistero se non si crede che tanto, cosa vuoi che accada, alla fine in fondo capita sempre a gli incoscienti, a chi rischia, a chi non sa nulla di montagna e si butta, si dai probabilmente è proprio perché capita sempre agli altri !
Io però ho fatto 20 anni di soccorso in montagna e 10 di elisoccorso e posso garantirvi di persona che gli altri.. a volte siamo purtroppo proprio Noi .
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