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  • Immagine del redattoremarcoheltai

Gravel Tour Valpolicella

Aggiornamento: 5 dic 2020


E’ una giornata d’autunno inoltrato, la nebbia è fitta e il cielo si vede appena, tutto è lento, calmo tranquillo e sonnolento tanto che il weekend si prospetta calmo e rilassante perfettamente in stile autunnale, poi arriva un messaggino e gli amici che dicono...domani palla di sole ci siete per un giro in gravel?

Quasi increduli guardiamo il meteo e… miracolo, palla di soleeee!! tempo bello, e temperature miti lasciano ben sperare.

E’ sabato, colazione veloce, prepariamo le bici in realtà sempre pronte per partire in viaggio e via.

L'incontro è alle 09.00 a Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’idea è fare un tour di una settantina di chilometri su strade bianche, stradine secondarie, vigneti, casolari, paesini della Valpolicella e nell’entroterra Gardesano.

Siamo in 6, tutti con le nostre bici da viaggio in perfetto stile “andiamo lontano”, e così seguendo una traccia scaricata da Luisa, iniziamo la nostra avventura di un giorno.

Si parte in direzione San Pietro in Cariano, il percorso è bellissimo, strade bianche tra i vigneti perfettamente lisce.

In breve tempo siamo dalle parti di Corrubbio di Negarine, scendiamo in direzione Arbizzano lungo un tratto della Via Claudia Augusta, l’antica via romana che collegava Roma alla Germania.

Giunti ad Arbizzano, andiamo verso la Villa Bertani, una bellissima villa Veneta situata in una valletta isolata incantevole.

Risaliamo verso Santa Maria di Negrar per scavalcare la collina e in breve tempo arriviamo a San Vito nei pressi dei resti dell'antica Chiesa Romanica.

Ripartiamo in direzione Masua inoltrandoci tra sterrati e muretti a secco verso le aree della Valpolicella meno conosciute.

E’ periodo di raccolta olive e si può gustare un ambiente vivo, ordinato e pulito perché i terreni vengono preparati per la raccolta e quindi tutti perfettamente rasati e puliti. la gita continua piacevole, arriviamo a Monte dei Ragni, la tenuta dell’amico Zeno, formidabile produttore di “gioielli culinari“, un vero conoscitore di piante, che produce un vino incredibilmente pregiato al punto che è stato più volte premiato come miglior vino Amarone con metodi naturali, semplici, delicati.

Basta poco ai nostri amici per capire con chi hanno a che fare e restare affascinati. Zeno è una persona che trasmette passione, competenza e amore per le piante.


Arriviamo nuovamente a Sant'Ambrogio e da li ci dirigiamo verso Pescantina, si attraversa l’Adige ammirando il paese che rappresenta un esempio eccezionale di come l’uomo può vivere sul fiume semplicemente adattandosi, le porte sul fiume sono infatti tutte a chiusura stagna per bloccarli in caso di piene ed evitare danni.


Passata Pescantina risaliamo verso Bussolengo, che attraversiamo velocemente, puntiamo a Castelnuovo del Garda e lo scenario già bellissimo diventa da sogno, le colline moreniche sono organizzate in maniera parallela e in mezzo alle linee di colline ci sono vallate ampie e soleggiate percorse da strade bianche che nulla hanno a che invidiare alle famose strade della Toscana. isso


Mentre si pedale si ha il tempo di osservare, assaporare e riflettere. La lentezza, la riflessione, il respiro calmo, sono queste le cose belle da vivere quando si viaggia in Gravel, la prestazione non è parte del giorno, vivere il momento conta, niente di più.

Le strade Bianche sono un vero patrimonio da proteggere e tutelare. Insieme alle ciclabili rappresentano l’equilibrio tra natura e uomo, rappresentano la lentezza, l’autenticità. Sulle strade bianche non si corre, si viaggia lenti e in silenzio, nessuno è maleducato, tutti si rispettano, le auto vanno piano, i ciclisti vanno piano, le moto viaggiano lentamente e questo permette anche agli animali di soffermarsi a bordo strada.

Su una strada bianca incontrare una lumaca che attraversa è normale, sull’asfalto è segno che il suo destino è pressoché scontato, questo rende la strada bianca un luogo naturale, per questo varrebbe la pena di preservarlo e valorizzarlo.


Torniamo però al nostro giro scendiamo lentamente verso sud sulla linea di morene tra Castelnuovo e Pacengo, siamo al punto più a sud del nostro tour, il lago si vede in lontananza ma per oggi non sarà lui il protagonista. Giunti all’altezza di Pacengo, iniziamo a risalire verso nord spostandosi verso Colà di Lazise famosa per le sue Terme e per le meravigliose ville che arroccate sulle colline moreniche dominano le valli attorno, che spettacolo di ambienti e chissà come in passato erano queste zone.


Pedaliamo verso nord in direzione Calmasino e da li ci dirigiamo verso Pastrengo, la zona del Parco Natura Viva, il nostro obiettivo è l’Adige nel punto in cui grazie al ponte della Sega possiamo attraversarlo. Oltrepassato il ponte risaliamo nuovamente in direzione Sant’ambrogio di Valpolicella per chiudere il nostro percorso.


Dati tecnici:

Percorso misto in prevalenza sterrato, strade bianche quasi sempre perfette e piccoli single track brevi e facili.

70 km circa con 800 mt di dislivello in prevalenza nella prima parte

Consigliato con bici Gravel o MTB

Se vuoi essere accompagnato, una delle nostre guide sarà lieto di farlo

Il percorso può anche essere allungato di circa 30 KM proseguendo verso Costermano e Garda prima di rientrare


per ulteriori informazioni siamo qui

+393298822313


un sogno ma se vuoi scoprire come tutelarti in questi i casi visita la pagina Bici del sito








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